Tipologie di caccia

Cosa facciamo

Presso la Riserva è possibile esercitare diverse tipologie di caccia:

  • Prelievo selettivo degli ungulati come capriolo e cinghiale
  • Prelievo autorizzato del Daino per il contenimento e la conservazione della specie (in via esclusiva per i possessori di abilitazione alla caccia di controllo)
  • Battute di caccia con cane da ferma su selvaggina sia stanziale che migratoria con possibilità di effettuare quote giornaliere e/o stagionali
  • Presso la riserva NON si svolgono battute di caccia in braccata salvo casi di necessità dettati da particolari danni o sovrannumero, in cui si effettuano delle girate

Per chi si approccia per la prima volta all’universo venatorio, qui potete trovare la differenza tra selvaggina stanziale e migratoria e le varie caratteristiche dei cani da caccia.

Gli animali che sono nati e cresciuti sulla zona di caccia sono definiti stanziali e non presentano dunque movimenti migratori. Alcuni esempi sono fagiani, starne, pernici e lepri.

Beccacce e quaglie sono invece volatili che transitano in un territorio nel corso della loro migrazione.

Le migrazioni in Italia si concentrano nei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre per poi ripassare al termine della stagione venatoria nei mesi primaverili. Questa tipologia di caccia è adatta a chi si trova alle prime armi, poiché non è richiesta grande preparazione, ma soltanto una buona conoscenza delle varie specie di volatili.

Caccia di selezione

Cane da traccia o da sangue

Il cane da traccia partecipa all’attività di recupero di animali feriti o periti durante la fuga. In ambito venatorio si parla principalmente di ungulati.

Attraverso il fiuto il cane segue le tracce ematiche lasciate sul terreno dall’animale selvatico: le tracce sono necessarie per il recupero della preda fuggita, che verrebbe altrimenti persa e ferita invano. Il cane da traccia lavora su tutti i terreni e climi e vengono fermati solo da un manto di neve molto profondo.

Si distingue da tutti gli altri perché può essere impiegato per inseguire l’animale ferito anche 24 ore dopo lo sparo. La sua dote principale è la capacità di non lasciarsi distrarre da altre piste (odori) di eventuali altri animali.

Caccia con ausilio di cani

Cane da ferma

Il gruppo dei cani da ferma comprende quelle razze utilizzate per la caccia che non inseguono la preda, bensì la puntano segnalandola al padrone.

Questi cani sono celebri prima di tutto per il loro incredibile fiuto che gli consente di scovare anche le prede più scaltre, abili a far perdere le proprie tracce. Sono cani dall’ottimo temperamento, ben predisposti verso l’addestramento e dotati di un’intelligenza tale da consentirgli di imparare in fretta i comandi.

Quando individuano la preda, si immobilizzano e assumono una postura protesa in avanti con il corpo in tensione e, qualche volta, con la zampa anteriore sollevata. Ecco che il cacciatore, in questo modo, capisce in che direzione deve muoversi affinché la battuta vada a buon fine. Sono adatti soprattutto per la caccia alla selvaggina stanziale e migratoria.

Cane da cerca

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La parola più adatta a descrivere questa tipologia di cane è “incontenibile”.

I cani da cerca sono una varietà di cani da caccia con una straordinaria abilità nell’individuazione della preda. A differenza dei cani da ferma, non si limitano a scovare la preda ma continuano a muoversi, caratterizzati da un totale stato di eccitazione. Questo comportamento è il loro modo per avvisare il cacciatore della presenza della preda.

Caccia non effettuata, scopo solamente informativo

Cane da seguita

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Il cane da seguita è il cane utilizzato nella caccia omonima di animali selvatici di grande e piccola taglia (come cinghiale e lepri).

I cacciatori, durante le battute, utilizzano spesso una muta di segugi, che possono essere coinvolti in singolo o in coppia. In base al territorio e alle abilità del cane, vengono addestrati in modo specifico per alcune delle fasi di caccia, in modo che ognuno svolga il proprio compito senza disturbare gli altri.

La caccia di seguita si svolge principalmente in due momenti, la cerca e la seguita.

Durante la cerca il cane rimane con il naso a terra fino a quando non scova la preda. Una volta che la preda viene individuata inizia la seguita. Qui il cane, con abbai e/o ululati, spinge la preda verso la postazione dei cacciatori.

Il limiere

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Il cane limiere è un segugio addestrato all’uopo, è un cane da traccia che deve essere in grado di gestire tutte le fasi della cacciata: cerca, accostamento, covo e seguita. Spesso viene condotto con la “lunga”, ovvero un lungo guinzaglio.

È un cane disciplinato, costante, metodico, con una grande capacità olfattiva ed estremamente silenzioso durante il lavoro con la Lunga.

È usato esclusivamente per la girata che prevede un numero limitato di cacciatori.