Tipologie di caccia
Cosa facciamo
Presso la Riserva è possibile esercitare diverse tipologie di caccia:
- Prelievo selettivo degli ungulati come capriolo e cinghiale
- Prelievo autorizzato del Daino per il contenimento e la conservazione della specie (in via esclusiva per i possessori di abilitazione alla caccia di controllo)
- Battute di caccia con cane da ferma su selvaggina sia stanziale che migratoria con possibilità di effettuare quote giornaliere e/o stagionali
- Presso la riserva NON si svolgono battute di caccia in braccata salvo casi di necessità dettati da particolari danni o sovrannumero, in cui si effettuano delle girate
Per chi si approccia per la prima volta all’universo venatorio, qui potete trovare la differenza tra selvaggina stanziale e migratoria e le varie caratteristiche dei cani da caccia.
Gli animali che sono nati e cresciuti sulla zona di caccia sono definiti stanziali e non presentano dunque movimenti migratori. Alcuni esempi sono fagiani, starne, pernici e lepri.
Beccacce e quaglie sono invece volatili che transitano in un territorio nel corso della loro migrazione.
Le migrazioni in Italia si concentrano nei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre per poi ripassare al termine della stagione venatoria nei mesi primaverili. Questa tipologia di caccia è adatta a chi si trova alle prime armi, poiché non è richiesta grande preparazione, ma soltanto una buona conoscenza delle varie specie di volatili.
Caccia di selezione
Cinghiali
Preda ambita per la sua carne e un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento.
Periodi di caccia:
A causa della Peste Suina Africana risultano sospesi i prelievi della specie cinghiale fino a data da definirsi in attesa di nuovo decreto
caprioli
Vive su altopiani e montagne, dotato di una velocità elevata che lo rendono unico.
Periodi di caccia:
il 14/07/2022 e
dal 16/08/2022 al 30/09/2022
femmine adulte e sub adulte, maschi e femmine giovani:
dal 01/01/2023 al 15/03/2023
Daini
Di grandi dimensioni, tipicamente cacciato attraverso altane posizionate su radure.
Periodi di caccia:
decreto
Cane da traccia o da sangue

Il cane da traccia partecipa all’attività di recupero di animali feriti o periti durante la fuga. In ambito venatorio si parla principalmente di ungulati.
Attraverso il fiuto il cane segue le tracce ematiche lasciate sul terreno dall’animale selvatico: le tracce sono necessarie per il recupero della preda fuggita, che verrebbe altrimenti persa e ferita invano. Il cane da traccia lavora su tutti i terreni e climi e vengono fermati solo da un manto di neve molto profondo.
Si distingue da tutti gli altri perché può essere impiegato per inseguire l’animale ferito anche 24 ore dopo lo sparo. La sua dote principale è la capacità di non lasciarsi distrarre da altre piste (odori) di eventuali altri animali.
Caccia con ausilio di cani
Lepri
L’esperienza più che la teoria sarà sicuramente ciò che vi aiuterà in questa attività venatoria.
Periodi di caccia:
dalla 3ᵃ domenica di Settembre
al 08/12
Beccacce
Preda ambita dai cacciatori per via delle difficoltà che si presentano cacciandola.
Periodi di caccia:
al 19/01/2023
pernici rosse
Raramente prende il volo, preferisce correre a lungo e in caso di pericolo lascia il terreno.
Periodi di caccia:
al 30/11/2022
starne
Una sfida intensa per il cane da ferma e un premio desiderato dai cinofili.
Periodi di caccia:
al 30/11/2022
Fagiani
Mette a dura prova il cane da ferma ed è un trofeo ambito da ogni cacciatore.
Periodi di caccia:
dalla 3ᵃ domenica di Settembre
al 31/12/2022
Cane da ferma

Il gruppo dei cani da ferma comprende quelle razze utilizzate per la caccia che non inseguono la preda, bensì la puntano segnalandola al padrone.
Questi cani sono celebri prima di tutto per il loro incredibile fiuto che gli consente di scovare anche le prede più scaltre, abili a far perdere le proprie tracce. Sono cani dall’ottimo temperamento, ben predisposti verso l’addestramento e dotati di un’intelligenza tale da consentirgli di imparare in fretta i comandi.
Quando individuano la preda, si immobilizzano e assumono una postura protesa in avanti con il corpo in tensione e, qualche volta, con la zampa anteriore sollevata. Ecco che il cacciatore, in questo modo, capisce in che direzione deve muoversi affinché la battuta vada a buon fine. Sono adatti soprattutto per la caccia alla selvaggina stanziale e migratoria.
Cane da cerca

La parola più adatta a descrivere questa tipologia di cane è “incontenibile”.
I cani da cerca sono una varietà di cani da caccia con una straordinaria abilità nell’individuazione della preda. A differenza dei cani da ferma, non si limitano a scovare la preda ma continuano a muoversi, caratterizzati da un totale stato di eccitazione. Questo comportamento è il loro modo per avvisare il cacciatore della presenza della preda.
Caccia non effettuata, scopo solamente informativo
Cane da seguita

Il cane da seguita è il cane utilizzato nella caccia omonima di animali selvatici di grande e piccola taglia (come cinghiale e lepri).
I cacciatori, durante le battute, utilizzano spesso una muta di segugi, che possono essere coinvolti in singolo o in coppia. In base al territorio e alle abilità del cane, vengono addestrati in modo specifico per alcune delle fasi di caccia, in modo che ognuno svolga il proprio compito senza disturbare gli altri.
La caccia di seguita si svolge principalmente in due momenti, la cerca e la seguita.
Durante la cerca il cane rimane con il naso a terra fino a quando non scova la preda. Una volta che la preda viene individuata inizia la seguita. Qui il cane, con abbai e/o ululati, spinge la preda verso la postazione dei cacciatori.
Il limiere

Il cane limiere è un segugio addestrato all’uopo, è un cane da traccia che deve essere in grado di gestire tutte le fasi della cacciata: cerca, accostamento, covo e seguita. Spesso viene condotto con la “lunga”, ovvero un lungo guinzaglio.
È un cane disciplinato, costante, metodico, con una grande capacità olfattiva ed estremamente silenzioso durante il lavoro con la Lunga.
È usato esclusivamente per la girata che prevede un numero limitato di cacciatori.